ll Santuario di Giove Anxur sorge sulla sommità dell’acropoli di Terracina, a picco sul mare, e domina la pianura pontina, il Circeo, la Piana di Fondi, i monti Aurunci, il mare con le isole ponziane, fino a Ischia e al Vesuvio.
Sito di interesse Comunitario nel Parco naturale Monti Ausoni e lago di Fondi eMonumento naturale dal 2000, il tempio noto con il nome di Giove Anxur è una grande area sacra sull’originario tracciato della via Appia, la Regina delle strade romane, che attraversava il nodo strategico e militare di Terracina.
Attribuita a Giove protettore di Anxur – nome dell’antica Terracina – la vasta area era edificata su più terrazzamenti degradanti con vari edifici di culto, conservati solo in pianta. Il più grande era un tempio con sei colonne sulla fronte e obliquo rispetto al basamento: ma solo le ricostruzioni aiutano ad immaginarne la maestosità.
Maestosità che invece è restituita, intatta, dalle imponenti fondamenta, lunghe 60 metri, costituite da dodici enormi arcate aperte sul vuoto. Percorrere il corridoio che le unisce, un cannocchiale di ombra e luce che scherma la vista del vuoto e del mare sottostante, riconsegna intatta la sacralità, antica di più di duemila anni, dell’area archeologica.
Dedicato a Giove fanciullo, il Tempio, ispirato alla grande architettura scenografica ellenistica, fu costruito nel I sec. a.C., insieme alla cinta muraria e all’acropoli.
L’importanza e l’antichità del Tempio sono attestate dalle fonti letterarie (Livio, Virgilio) e dalla varietà e dalla rilevanza storico artistica degli edifici che compongono il sito archeologico.
Si possono evidenziare molteplici insediamenti (IV sec a. C., metà del II sec. a.C., primi decenni del I sec. a.C., Medioevo) e una sua duplice funzione strategico-difensiva e di culto.
Ne restano il grande basamento, composto da slanciate e poderose arcate e da un criptoportico, e il podio.
Ecco il trailer della ricostruzione storica del Santuario di Giove Anxur a Terracina
Il trailer rappresenta una parte di un filmato divulgativo in cui sono descritte le peculiarità storico-archeologiche di uno dei santuari repubblicani più importanti dell’Italia centrale
La ricostruzione tridimensionale dell’articolazione planimetrica restituisce il senso dello spazio e della complessità architettonica dei vari livelli di altezza sui quali si snoda l’originario percorso di culto.