Contestato il permesso di costruire rilasciato a piano territoriale paesistico già annullato.

Sul sequestro confermato dal Riesame, presentato il ricorso in Cassazione. Lunedì in Consiglio Regionale si discute il Ptpr

Convocati nei giorni scorsi alcuni degli indagati nell’ambito delle indagini sulla presunta lottizzazione abusiva.

DIEGO ROMA

Sono state ascoltate nei giorni scorsi alcune delle persone indagate a seguito del sequestro dell’ex Pro Infantia, la grande area privata che sorge su viale Circe, un tempo destinata a colonia marina e a istituto scolastico, interessata da un progetto di rigenerazione urbana presentato nel 2018 e bloccato il 31 dicembre scorso col sequestro voluto dalla Procura di Latina. Gli inquirenti hanno convocato alcune delle persone iscritte nel registro degli indagati, che sono in tutto quattro: il dirigente del dipartimento di Urbanistica del Comune Claudia Romagna, il Rup, architetto Roberto Biasini, il progettista, geometra Giuseppe Zappone e l’amministratore della società Residenze Circe srl al momento dei fatti contestati, Andrea Ruggeri.

Massimo riserbo da parte degli inquirenti. Le indagini proseguono.
Secondo la magistratura il permesso di costruire rilasciato il 22 dicembre scorso per costruire due palazzine di cinque piani, con piscina e campi da padel al posto dei fabbricati esistenti in un’area fronte mare, è da considerarsi illegittimo perché a quella data il Ptpr del Lazio che avrebbe consentito il progetto di rigenerazione urbana (demolizione, ricostruzione con cambio di destinazione d’uso) era già stato annullato dalla Corte costituzionale, facendo scattare norme ben più restrittive. Su questo punto, soprattutto, si gioca la contesa giudiziaria, con gli avvocati della difesa che oppongono una circolare regionale che proprio a seguito dell’annullamento del Ptpr, spiega ai Comuni del Lazio come agire, ritenendo le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate prima della data di annullamento del Ptpr, valide. Con il deposito delle motivazioni del Riesame che ha respinto l’istanza di dissequestro, la società ha presentato ricorso in Cassazione.

Ma la vera novità potrebbe arrivare lunedì 18 aprile, quando alle il Consiglio regionale del Lazio tornerà a discutere la proposta di  deliberazione del 15 febbraio 2021 concernente l’approvazione del Ptpr.

Tratto da Latina Oggi