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C’era una volta il “Centro Sportivo e Turistico del Molo”

Piccola retrospettiva storica di un ex luogo cult di Terracina
Di tanto in tanto rinfaccia nella memoria, come i peperoni mangianti a tarda sera, il fu Centro Turistico Sportivo di via Del Molo, un tempo punto di aggregazione formidabile per chi amava il tennis e non solo.
Uno spazio cittadino che dai primi anni del dopoguerra fino ad una ventina di anni fa, è stato al centro di importanti attività sportive e ricreative, oltre che ambienteper concerti di importanti cantanti e gruppi musicali di livello nazionale e internazionale.
Di queste attività rimangono pochi frammenti d’archivio, soprattutto riferiti ai primi pionieristici anni.
Da una lettera datata 26 luglio del 1955 e firmata dalpresidente dell’allora Ente Provinciale per il Turismo, Loffredo, veniamo a conoscenza che il Comm. Giuseppe Rossi, vice commissario straordinario dell’Associazione “Pro Terracina”,stava realizzando il “Centro Sportivo Turistico”.
Caro Peppino, scrive Loffredo – sono partito da Terracina vivamente commosso. Ti ringrazio sentitamente della bella giornata che mi hai voluto far trascorrere, e ti ringrazio soprattutto per esserti adoperato con passione alla realizzazione del primo lotto dei lavori del Centro Sportivo Turistico di Terracina”.
Quindi, dopo circa due anni dalla costituzione della “Pro Terracina (1953)”, il Centro Sportivo del Molo inizia a prendere forma e ad organizzare la sua attività d’istituto.
Un’attività importante, con eventi che riuscirono ad andare sulle pagine di quotidiani e riviste di tiratura nazionale.
Tra le diverse attività, il cittadino terracinese e gli ospiti della “stagione estiva” potevano cimentarsinel tennis, neltiro al piattello, nei corsi per provetti sub e contestualmente venivano organizzati eventi che portavano al “porto di Terracina” migliaia di spettatori per: sfilate di moda, anche per giovanissime, ospitate dei grandi del cinema italiano, tra questi uno dei padridel neorealismo, Vittorio De Sica.
Insomma, nel breve volgere di qualche anno il Centro (turistico) Sportivo del Molo assurgeva a punto di riferimento e non solo cittadino.
Poi, dopo otto anni di reggenza alla “Pro Terracina”, il Comm. Rossi rassegna le dimissioni con le motivazioni che riportiamo.
“… Terracina nel lontano 1953 aveva ancora ben visibili le rovine apportate dagli eventi bellici e abbisognava di innumerevoli cure per poter offrire al turista la necessaria, richiesta accoglienza.
La “Pro Terracina”, pertanto, propose al Comune la sistemazione delle principali zone della città che più di ogni altra avevano bisogno in quanto le più frequentate dai turisti”.
Vennero così messe a dimora le aiuole e le alberature di Viale Circe, l’abolizione dei chioschi di legno esistenti lungo la riviera di Circe e la costruzione dei più igienici chioschi in muratura.
Si bonificarono le aree abbandonate nella Riviera di Levante, si asfaltò via Tripoli e si mise mano al risanamento igienico sanitario di vicolo Rappini, tra gli altri interventi realizzati dall’amministrazione comunale dell’epoca.
Insomma, spiegava nella lettera di dimissioni il Comm. Rossi, che l’impegno da parte dell’associazione “Pro Terracina” non era mai venuta meno, ma la precaria situazione economica in cui si è sempre dibattuta, conseguenza logica della crisi degli Enti provinciali del turismo, la mancanza di contributi e la sempre meno fattiva collaborazione della cittadinanza, ha lasciato il “referente” dibattersi contro mille difficoltà, superate per il solo desiderio di favorire nella maniera migliore lo sviluppo turistico di Terracina.
Nel momento delle dimissioni il Comm. Rossi lanciavail suo ultimo vaticinio: “Porgo l’augurio che l’economia turistica di Terracina, trovi la definitiva valorizzazione e dia alla cittadinanza quel benessere di cui ha tanto bisogno”.
Una speranza sollecitantel’amministrazione comunale pro tempore e quelle che successivamente sarebbero giunte al governo della città, nel “dedicare le migliori energie per promuovere il continuo sviluppo turistico, a cui è avviata, la nostra Terracina”.
A distanza di 70 anni, e stante la precaria situazione che vive ancora oggi la Terracina turistica, sembra che il messaggio non sia stato proprio recepito appieno.
e.
*Tra le foto che pubblichiamo spicca quella con Vittorio De Sica, presente ad una serata dedicata alla moda italiana.
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