Il viaggio per l’annuale appuntamento con le Città Gemellate a Mayrhofen (Austria) fatto dal sindaco Francesco Giannetti riapre, almeno per noi, la voglia di andare a vedere meglio all’interno di un “contenitore” che già a partire dal 4 ottobre 1956, con il primo “gemellaggio” con la città tedesca di Bad Homburg, doveva aprire una strada importante verso un interscambio, non solo culturale, con le altre città che successivamente si sono aggregate.
A titolo di cronaca le vogliamo ricordare, esse sono o erano, perché alcune si sono perse per strada: Bad Mondofr – Lussemburgo, Bougue – Algeria, Caborg – Francia, Spa – Belgio, Mayrhofen – Austria.
Il 4 ottobre del 1986 Terracina riceve per le attività svolte a favore dell’ideale europeo la “Bandiera del Consiglio d’Europa” e nel decennio successivo la città allaccia rapporti di amicizia con: Jurmala – Lettonia, Exeter – Gran Bretagna, North York – Canada, Gatcina – Russia, Pecs – Ungheria.

Successivamente, entrano a far parte del “circolo delle gemellate” anche Jurmala (1986), Exeter (1988), Pecs (1996), e nel febbraio 2011 la città Russa di Sergiev-Posad.
Questo, dunque, il quadro di riferimento per comprendere meglio di cosa parliamo, mentre una domanda sorge spontanea: ma da quel lontano 1956, al di là delle nobili intenzioni, cosa è realmente accaduto sul fronte degli interscambi?
Le informazioni storiche che abbiamo potuto reperire riguardano alcuni interventi apparsi sulla stampa che ci raccontano di sporadiche occasioni di incontro a livello istituzionale, certamente non in grado, come è stato, di progettare un percorso duraturo che potesse portare benefici, non solo culturali, alle città gemelle.
Quindi, in mancanza di notizie certe ed ufficiali, possiamo ragionare su quanto invece ha svolto “l’Associazione di Promozione Sociale Comitato Gemellaggi di Terracina” alla cui presidenza troviamo, fin dalla sua fondazione (anno 2016), Gianluca Zomparelli e Raffaella Giovinazzi.
Un Comitato che a tutti gli effetti ha surrogato le prerogative, anche organizzative del Comune di Terracina, che nel frattempo, almeno in questi ultimi periodi, si è limitato ad intervenire ad eventi programmati da Zomparelli e Giovinazzi per tagliare nastri, alzare i calici, tornando poi ad eclissarsi a Palazzo.
A differenza delle mancate informative del Comune di Terracina (anche storiche), con il benemerito “Comitato Gemellaggi” troviamo un fiorire di iniziative che hanno coinvolto in un programma studiato e non empirico le scuole, le forze produttive del territorio, le associazioni di categoria, su progetti importanti come quello denominato “Erasmus Be Creative” tra le città gemelle di Jurmala e Cabourg che ha selezionato giovani imprenditori per una formazione tecnica nelle città di Jurmala, Vaasa e la stessa Terracina.
Poi troviamo i vari soggiorni di lavoro per studenti degli istituti superiori della città presso i Comuni di Mondorf Les Bains, i Campus a Bad Homburg e non solo, oltre alle diverse partecipazioni nei “mercati dei prodotti tipici” delle città gemellate. Tutti incontri ai quali hanno partecipato numerosi produttori terracinesi, supportatati dalla collaborazione dello Slow Food della città.
Nell’elenco che abbiamo avuto modo di consultare, per il solo anno 2024, abbiamo contato 8 iniziative: l’ospitalità conferita alla dott.ssa Valentina Torri, addetta alla cultura dell’ambasciata Svizzera a Roma, nell’ambito del gemellaggio tra Terracina e Coira.
Gli eventi con Coria del 22 novembre del 25 novembre, quelli organizzati con Jurmala dal 29 maggio al 1 giugno, in Portogallo con il campus estivo a Vale de Cambra dal 29 luglio al 4 agosto, a Coria dal 25 al 29 settembre, e infine a Bressanone dal 23 al 24 agosto, nell’ambito del rapporto di amicizia. E a chiudere l’anno 2024 in quel di Bad Homburg per i mercatini di Natale.
E il Comune di Terracina?
L’ente di sopra piazza Municipio in tutti questi decenni non ha strutturato nessun ufficio dedicato ai “gemellaggi”; non ha attualmente nessuna posta specifica di bilancio per tale mission, e trova le eventuali risorse economiche per viaggi e soggiorni istituzionali nel capitolo delle “spese di rappresentanza”.
Tutto questo per leggere dall’assessore al turismo, in una nota del dopo Mayrhofen, che afferma convinta: ”Abbiamo analizzato nel dettaglio i flussi turistici dalla nazione di provenienza alla tipologia dei servizi richiesti e offerti. La discussione, ampia e condivisa, si è focalizzata sulla necessità di adeguare in tempo reale l’offerta per i visitatori e i turisti ai cambiamenti in rapida evoluzione. E in questo senso lo scambio e la profonda conoscenza tra le Città Gemellate riveste un ruolo ancora più importante”.
E come diceva il buon Gino Bartali: l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare!”
e.
*Le foto relative alla trasferta a Mayrhofen sono state acquisite dal sito internet del Comune, che le ha pubblicate in data 14.6.2025.
Francesca D. P.
Grazie per tutte queste informazioni. Siamo guidati da persone totalmente inutili.
Rita G.
Come al solito tutto in silenzio solo dopo si comunica grazie